L’insegnamento della religione cattolica (IRC) è disciplinato da una normativa che rispecchia il legame tra Stato e Chiesa. Questo argomento è di fondamentale importanza per comprendere le modalità attraverso le quali l’IRC viene integrato nel sistema educativo nazionale, nonché per delineare chiaramente i diritti e i doveri che spettano sia agli insegnanti che agli studenti coinvolti.

Le origini dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole

L’insegnamento della religione cattolica si è trasformata e adattata grazie all’adozione di vari accordi e regolamentazioni.

Una delle pietre miliari di questo percorso è rappresentata dai Patti Lateranensi stipulati nel 1929, che ufficializzarono il cattolicesimo come la religione di Stato in Italia. Tuttavia, questo quadro è mutato significativamente con la firma dell’Accordo di revisione del Concordato nel 1984, che ha sancito la laicità dello Stato italiano, pur continuando a prevedere una forma di insegnamento religioso nelle scuole.

UDA IRC secondaria secondo grado
UDA IRC secondaria secondo grado

Cosa prevede la normativa attuale?

L’IRC è regolato dall’Accordo di revisione del Concordato del 1984 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 751/1985, che stabiliscono i principi chiave per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche italiane. Alcuni punti principali sono:

  • Opzionalità dell’insegnamento: L’IRC è facoltativo e gli studenti, o i loro genitori, possono scegliere di non avvalersi di tale insegnamento all’inizio di ogni anno scolastico. In questo caso, possono optare per attività alternative, studio individuale o uscita anticipata.
  • Carattere culturale dell’insegnamento: L’IRC non è un’ora di catechesi ma ha un’impronta culturale, mirata a fornire una comprensione più profonda del cattolicesimo come parte integrante della storia e della cultura italiana ed europea.
  • Reclutamento e nomina degli insegnanti: Gli insegnanti di religione cattolica sono nominati dall’autorità ecclesiastica (Vescovo diocesano), ma sono assunti e retribuiti dallo Stato. Per accedere a questo ruolo, i docenti devono essere in possesso dell’idoneità rilasciata dall’Ordinario diocesano e possedere qualifiche specifiche in materia di religione.

Diritti e doveri degli studenti

Gli studenti possiedono il diritto di decidere se partecipare o meno all’insegnamento della religione cattolica. Per coloro che scelgono di non avvalersi dell’IRC, le scuole hanno l’obbligo di proporre attività didattiche alternative. Tuttavia, la disponibilità e la varietà di queste differiscono tra i vari istituti scolastici.

Il ruolo degli insegnanti di religione cattolica

Gli insegnanti di religione cattolica (docenti IRC) svolgono un ruolo importante all’interno del sistema scolastico, non solo in termini di insegnamento ma anche per il supporto alla crescita culturale e spirituale degli studenti. Devono seguire un percorso formativo specifico, che include studi teologici e pedagogici, e ottenere l’idoneità ecclesiastica. Questo li distingue dagli altri insegnanti, poiché il loro status è subordinato sia alla Chiesa cattolica che al Ministero dell’Istruzione.

Tuttavia, nonostante siano assunti dallo Stato, la loro posizione rimane unica nel sistema scolastico: infatti, il loro contratto può essere revocato se perdono l’idoneità da parte della Chiesa.

Evoluzioni recenti della normativa

Negli ultimi anni, la normativa sull’IRC ha subito alcuni adeguamenti. Ad esempio, l’IRC è stato integrato all’interno delle prove di concorso per docenti IRC, regolato dal D. Lgs. 59/2017, che ha definito un percorso più strutturato per l’assunzione a tempo indeterminato di insegnanti di religione. Questo percorso garantisce l’accesso alla cattedra IRC attraverso un concorso pubblico, mantenendo l’idoneità ecclesiastica come requisito fondamentale.

Dove reperire la normativa completa su scuola e insegnamento religione cattolica

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Una risposta a “Concorso IRC: Tutto quello che devi sapere sulla Normativa”

  1. Avatar Enrico Valenti
    Enrico Valenti

    Speriamo me bene

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