public speaking cos'è

Ti sei mai immaginato in una situazione di public speaking con la stessa disinvoltura e sicurezza di un leader politico o di un CEO di successo?

Ma sicuramente pensi che la tua ansia ti blocca e non sei in grado…

Nulla di più sbagliato!

Ti assicuro che dopo aver letto questo articolo, imparerai i più potenti trucchi del public speaking. Senza paura. Senza più ansia.

Cos’è il public speaking e perché è importante

Il public speaking è l’atto di parlare ad un pubblico per persuaderlo a compiere un’azione o convincerlo a modificare un comportamento.

Le competenze del public speaking sono sempre più richieste nel mondo del lavoro. Secondo un ricerca americana del 2014, l’85% delle aziende predilige candidati che sappiano comunicare efficacemente davanti ad un pubblico. La comunicazione efficace, lo sviluppo del pensiero critico e la capacità empatica possono aiutarti a distinguerti rispetto ad altri candidati. Queste, infatti, sono le competenze necessarie per saper persuadere gli interlocutori.

Proprio per questo, credo che già dall’età scolare sia necessario imparare il public speaking. Il bagaglio di competenze acquisito sarà utile per tutto l’arco della vita.

Nonostante ciò, purtroppo il public speaking può generare ansia. La paura di dimenticare le parole, essere derisi o contraddetti platealmente sono fra le più comuni ragioni di preoccupazione. L’ansia di parlare in pubblico (nota come Glossofobia) è molto diffusa. Secondo ricerche statunitensi, colpisce circa il 70/80% della popolazione adulta, specialmente tra gli studenti universitari.

Per fortuna, nulla è perduto!

Per superare l’ansia del public speaking, infatti, ti basterà progettare consapevolmente il tuo discorso.

In questo articolo, ti svelerò 9 trucchi che ti aiuteranno a diventare un public speaker più efficace e a persuadere il tuo pubblico in ogni occasione.

Tavola dei contenuti

  • Scrivi la struttura logica del tuo discorso pubblico
  • Esercitati costantemente
  • Anticipa le confutazioni
  • Supporta le tue tesi con delle prove
  • Informati su chi è il tuo pubblico
  • Potenzia la comunicazione verbale
  • Public speaking: come sfruttare la comunicazione non verbale
  • Eye contact: non abusarne
  • Gestire la comunicazione paraverbale

Scrivi la struttura logica del tuo discorso pubblico

Il discorso pubblico va progettato consapevolmente. Crea delle slide in cui porre introduzione, messaggio principale e conclusione (in cui dovrai esplicitare la call to action). Cura le transizioni tra i vari concetti: il tuo messaggio dovrà essere logico e coerente. Inserisci grafici e immagini per chiarire i concetti difficili e supporta le tue affermazioni indicandone le fonti. Ricorda che la semplicità e la coerenza premiano sempre.

Esercitati costantemente

Ripetere il tuo discorso ti aiuterà a farlo diventare “naturale”. Ripeti davanti allo specchio, registrati al cellulare oppure fatti aiutare da chi possa darti un feedback. L’importante è che tu “riveda te stesso” mentre parli, al fine di aggiustare le cose che non vanno bene. L’esercizio costante, inoltre, ti consentirà di “naturalizzare” alcuni passaggi, come la gestione del tempo e la capacità di sintesi.

superare l'ansia del public speaking

Anticipa le confutazioni

Forse il nemico più temuto: essere contestati davanti agli altri e fare brutta figura! Per salire sul palco davanti al tuo pubblico con sicurezza, sarà necessario anticipare gli imprevisti. Ciò significa che dovrai individuare quali sono i possibili punti in cui potresti ricevere contestazioni, preparare le risposte e inserirle già nelle tue slide: queste dovranno essere presentate come “superamento” delle possibili contestazioni; di queste, invece, dovrai renderne plateali i punti deboli. Sarà difficile che qualcuno azzardi di contestare pubblicamente qualcosa che è visibilmente confutato.

Supporta la tua tesi con delle prove

Certo, ti starai chiedendo: “come faccio a dimostrare che io ho ragione?

Semplicemente, trova le fonti che ti danno ragione!

Per ogni affermazioni, specialmente quelle più controverse, riporta le fonti: dati, statistiche, grafici, tabelle o pareri di esperti. Ricorda che queste devono essere accessibili e verificabili. Sarà opportuno inserire dove è possibile reperirle. Dovrai dimostrare che le tue idee non sono campate in aria ma hanno solide fondamenta.

Se hai bisogno di aiuto per scrivere il tuo discorso o per esercitarti, scrivimi un messaggio.

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Adesso continuiamo con gli steps successivi.

Informati su chi è il tuo pubblico

Per progettare il tuo public speaking, dovrai informati preventivamente su chi è il tuo pubblico: condizione socio-economica, interessi, abitudini, livello di istruzione e provenienza. Questo può aiutarti a capirne le aspettative e a prevederne le reazioni. Non solo: ciò ti consentirà anche di costruire un messaggio su misura e coerente. Inoltre, eviterai così di esporre elementi che potrebbero essere fraintesi o non compresi. Insomma, conoscere il pubblico è un’arma fondamentale per raggiungere il successo e imporre il tuo messaggio.

Potenzia la comunicazione verbale

Per avere successo, devi piacere. Scontato, vero? Pensa a quanto volte hai detto cose “intelligenti” e nessuno ti dava credito; oppure, pensa a quando hai ascoltato messaggi banali ma la gente considerava l’oratore quasi come un vate. Ecco, il punto è questo: sebbene il contenuto del messaggio sia importantissimo, altrettanto lo è il modo in cui lo veicoli. Nel public speaking, dunque, è importantissimo generare interesse ed esporre un messaggio chiaro e preciso.

Eccoti una serie di strategie e trucchi per una comunicazione efficace e persuasiva.

Inizia con un gancio

Il segreto è generare interesse sin dall’inizio. Per fare ciò, potresti utilizzare i seguenti stratagemmi:

  • il gioco della psicologia inversa: dì al pubblico di cosa non parlerai. Condurre un gioco di esclusioni, come se fosse un enigma, aumenta le aspettative e crea un maggiore senso di suspense;
  • la scioccante rivelazione: esprimi un’opinione controversa e provocatoria, o un fatto che sfida le credenze comuni, oppure presenta una statistica sorprendente. Ricorda solo di sostenere la tua affermazione con prove ben documentate;
  • storytelling: inventa una storia o racconta un aneddoto personale. Fai in modo che il pubblico si possa identificare con la storia. L’obiettivo, infatti, è suscitare emozioni e far appello a valori condivisi;
  • focus sui punti chiave: informa il pubblico che sta ascoltando un messaggio che risolverà un problema specifico. Inserisci un sommario dei concetti chiave nell’introduzione, durante il discorso e poco prima della call to action.

Chiarezza e semplicità

  • usa un linguaggio adeguato: utilizza una terminologia adeguata alle caratteristiche del tuo pubblico. Dovrai esprimerti in maniera comprensibile, evitando tecnicismi e gergo che possano scoraggiarne l’interesse. Ricorda che devi calibrare la comunicazione su chi ti ascolta, come il sarto che cuce un vestito su misura;
  • sintassi semplice: evita frasi eccessivamente complesse; usa frasi semplici e dirette;
  • usa strumenti retorici come ripetizione, metafore e analogie;
  • evita parole di riempimento: parole come “um” o “uh” possono sminuire la chiarezza del messaggio e farti sembrare impreparato o insicuro.

Public speaking: come sfruttare la comunicazione non verbale

comunicazione non verbale: il linguaggio del corpo

Le parole non suonano mai allo stesso modo. Il pubblico, infatti, può percepire uno stesso messaggio in modi diversi. Tutto dipende dal modo in cui comunichi. Nel public speaking, dovrai aiutarti con il linguaggio del corpo. La comunicazione non verbale, infatti, decreterà se il tuo messaggio verrà recepito o rifiutato.

Di seguito ti mostro come utilizzare il linguaggio del corpo nel public speaking.

Sorridi in maniera naturale

Il tuo sorriso dovrà essere naturale e rilassato, non forzato o eccessivo, e contestualizzato. Quando accogli il tuo pubblico e lo ringrazi per la sua presenza, è il momento propizio per mostrare il tuo sorriso. Ciò ti farà apparire sicuro e accogliente. Il tuo pubblico si sentirà a suo agio e sarà ben disposto verso di te. Ricorda che non devi sorridere tutto il tempo: usa il tuo sorriso senza abusarne.

Controlla postura e gesti

Per trasmettere serietà e autorevolezza, è necessario che tu monitori i movimenti del tuo corpo.

In primo luogo, per esprimere sicurezza e autorevolezza, la tua postura deve essere armonica. Ti consiglio, dunque, di stare in piedi con la schiena dritta e spalle all’indietro.

In secondo luogo, ricorda di non tenere le braccia incrociate. Per dimostrare che sei aperto e disponibile, mantieni le braccia rilassate lungo il corpo; quando hai bisogno di enfatizzare un passaggio importante, usa le mani aperte, magari puntando verso l’alto.

A tal proposito voglio darti due avvertimenti.

  • non puntare mai verso il pubblico: questo potrebbe essere frainteso e recepito come un’attacco.
  • non esagerare con la gestualità: pochi gesti, solo quando serve, ed eseguiti in maniera naturale e pacata. Evita gesti che esprimono ansia o aggressività.

In terzo luogo, se vuoi esprimere generosità, utilizza in maniera accurata i palmi aperti. Questo gesto è un ottimo approccio per dimostrare che hai qualcosa da offrire. Consigliato nei passaggi centrali del tuo messaggio.

In quarto luogo, ricorda che sei davanti ad una platea, dunque per coinvolgere tutti è bene anche prevedere gli spostamenti. Cammina sul palco con leggerezza, in modo rilassato e senza apparire frettoloso o ansioso. Non effettuare movimenti bruschi o esagerati. Inoltre, se c’è un corridoio centrale tra il pubblico, muoviti lungo di esso al fine di coinvolgere tutti, specialmente le persone dei posti più lontani.

Eye contact: non abusarne

Uno spazio a parte merita il contatto visivo. Lo sguardo deve essere deciso, sicuro, accogliente e non minaccioso.

Rivolgi lo sguardo su quanti più membri possibile del gruppo, rimani con ciascuno per qualche secondo. Non favorire nessuno perché potresti far sentire gli altri esclusi.

Il contatto visivo dovrà essere gestito in maniera accurata. Non fissare le persone o un punto specifico della sala. Fai sempre attenzione affinché il pubblico non si senta preso di mira o a disagio.

Questo aspetto della comunicazione non verbale è molto delicato. Proprio per questo, voglio darti due avvertimenti.

  • dosa equamente lo sguardo verso le tue slide e sul pubblico. Ricorda che i tuoi ascoltatori vogliono interagire con te come relatore, non solo con le tue diapositive.
  • fai molta attenzione alle differenze culturali e/o personali. Infatti, non a tutti piace essere guardati. Sebbene nella nostra cultura il contatto visivo sia incoraggiato, in altre culture potrebbe essere percepito come irrispettoso.

Gestire la comunicazione paraverbale

Insieme alla comunicazione verbale e non verbale, la comunicazione paraverbale gioca un ruolo fondamentale nel public speaking. Essa è importante poiché consente di trasmettere emozioni e stati d’animo, permette di enfatizzare alcuni passaggi e concetti, e consente di regolare l’interazione, tramite l’accorto uso di pause e silenzi. Vediamo assieme alcune regole della comunicazione paraverbale.

La prima regola è gestire bene la velocità della comunicazione. Rivolgiti al tuo pubblico senza essere troppo veloce, né troppo lento. Come immaginerai già, la velocità ha un impatto enorme sulla comprensione e la concentrazione. Dosa i cambi di velocità in maniera strategica. Ad esempio, accelera se devi trasmettere entusiasmo, e decelera se devi trasmettere solennità.

La seconda regola impone un uso strategico della pause. Esse possono essere utilizzate dopo aver espresso un concetto importante, al fine di creare solennità o dare il tempo all’ascoltatore di metabolizzare quanto hai appena comunicato. Oppure piazzala prima di esprimere qualcosa, per creare suspence e aspettativa. Ricorda di usare le pause con parsimonia e senza esagerare, specialmente nella lunghezza e nella loro ricorrenza. Tanto più sono rare e disseminate in maniera intelligente, tanto più avranno efficacia.

Per quanto riguardo il tono, importante è variarlo per accentuare i passaggi fondamentali. Se vuoi esprimere serietà, utilizza un tono grave; se invece vuoi esprimere gioia o sorpresa, utilizza un tono più acuto.

Un’avvertimento è d’obbligo. Evita che le tue emozioni influenzino il tono di voce. Con ciò intendo che le tue emozioni devono essere veicolate consapevolmente dalla tua ragione, non dall’istinto.

Volume e timbro sono i due aspetti finali del linguaggio paraverbale. Come nel caso della velocità, anch’essi vanno associati a momenti di enfasi del tuo messaggio. Dosali con equilibrio, senza abusarne. Essi si noteranno con più forza se inseriti sapientemente e distribuiti in maniera distanziata.

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A questo punto è chiaro quanto le competenze sviluppate tramite il public speaking siano importanti. La capacità di entrare in empatia con il pubblico e l’esprimersi in modo chiaro e conciso, sono tutte competenze ricercatissime nella sfera professionale. Per fortuna, queste competenze possono essere apprese. L’esercizio costante e l’accumulo di esperienza, sono i segreti per il successo nel public speaking.

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